Ovale forma universale
La forma Ovale, solitamente la si collega alle festività pasquali, ma se ricerchiamo nella storia e mitologia i collegamenti sono antichi ed ancestrali. Vi invitiamo a leggere su wikipedia un piccolo estratto di come viene definita la forma ovale:
Storia del simbolo nella mitologia
L’uovo cosmico è un archetipo cosmogonico ricorrente nei più diversi miti delle civiltà antiche. Di esso si trovano per la prima volta i tratti strutturali, sebbene non ancora espressi in forma esplicita, presso i popoli mesopotamici.
Dalla Mesopotamia, nel 2000 a.C., si è diffuso in India, nel 1600 a.C., nella religione induista, nell’antico Egitto, nell’antica Grecia attraverso l’orfismo nell’800 a.C., e nei Pelasgi attraverso il pelagismo. Tardivamente si è diffuso anche in altre religioni orientali, occidentali e africane, come in Cina, nel 400, nelle regioni europee celtiche, e in Africa presso la tribù die Bambara.
Nella religione induista, l’uovo cosmico, detto Hiranyagarbha o “grembo d’oro”, identificato anticamente con l’anima del mondo, viene descritto nei libri della Bhagavad Gita e delle Upanishad,come un nucleo universale galleggiante nell’oceano primordiale e avvolto dall’oscurità della non-esistenza. Quando l’uovo si schiuse, il Signore Brahmā lo rese manifesto per mezzo dell’Aum, una sillaba che permette l’emissione respiratoria e che nell’induismo rappresenta il soffio vitale originario. Dalla metà superiore del guscio, fatta d’oro, nacque così il cielo; dalla metà inferiore, fatta d’argento, nacque la terra. Da questa primeva creazione della cosmologia induista si è sviluppato l’Universo, fino a degradarsi progressivamente giungendo alla suaconclusione, e poi da capo in una serie di cicli chiamati kalpa.
Jacob Bryant (1774)
Un’immagine scultorea del concetto si ha nel Mitraismo, dove il dio Mitra, detto anche Phanes, viene spesso rappresentato mentre compare dall’interno di un uovo d’oro.
Nella mitologia greca si narra che dall’uovo di Leda, fecondato da Zeus tramutatosi in cigno, nacquero i Dioscuri, cioè i gemelli Castore e Polluce, che rappresentano i due poli della creazione.
Nella religione orfica, un’altra storiamitica greca, racconta come dall’uovo d’argento, deposto dalla dea Notte nell’oscurità dell’Ereboe fecondato da un soffio di vento del Nord, contenente il cosmo, sia nato Eros.
Nel mito die Pelasgi si racconta la stessa storia in modo particolareggiato. Qui è la dea Eurinome, emersa dal caos e fecondata dal serpente Ofione, che depone l’uovo universale. Quindi quest’uovo, come quello cinese è un uovo di un rettile mitico, forse il basilisco.
Nella religione taoista cinese, nel IV secolo d.C., l’uovo cosmico viene descritto nel mito di Pangu, il creatore del mondo, coadiuvato dalla tartaruga, da Qilin, un drago con le corna, simile ad una chimera, dalla Fenice e dal dragone.
Nella religione celtica il cerchio vuoto si chiama Oiw ed è il centro dell’evoluzione cosmica, simboleggiato dal Sole. Per i celti si chiama Glain, un uovo rossastro nato da un rettile marino che depone uova sulla spiaggia.
Nella tribù africana die Bambara vi era in origine un uovo vuoto che si riempie e si sviluppa per effetto di un soffio creativo dello Spirito.
Bestiario medievale
Nel mito polinesiano Vari-Ma-Tetakere vive in una noce di cocco cosmica.
Nell’antica religione egizia, è la Fenice a deporre l’uovo, dal quale rinascerà, ciclicamente. La Fenice è dotata di alito vitale dal quale nasce il dio dell’aria Shu. In prossimità della propria morte la Fenice costruisce un nido a forma di uovo e lì essa brucia completamente, ma da questa combustione si genera un uovo, che il Sole fa germogliare.
Mircea Eliade scrive sulla cosmogonia:
«Il motivo dell’uovo cosmogonico, attestato in Polinesia, è comune all’India antica, all’Indonesia, all’Iran, alla Grecia, alla Fenicia, alla Lettonia, all’Estonia, alla Finlandia, ai Pangwe dell’Africa occidentale, all’America centrale e alla Costa occidentale dell’America del Sud. Il centro di diffusione di questo mito deve probabilmente ricercarsi nell’India o in Indonesia.
Qui la cosmogonia è il modello dell’antropogonia, la creazione dell’uomo imita e ripete quella del Cosmo.
In Russia ed in Svezia sono state trovate uova di creta in molti sepolcri. Le statue di Dioniso trovate nelle tombe in Beozia portano un uovo in mano, segno del ritorno alla vita. Era invece vietato mangiare uova agli adepti dell’orfismo in quanto questo culto misterico ricercava l’uscita dal ciclo infinito delle reincarnazioni, cioè l’abolizione del ritorno periodico all’esistenza.
La virtù rituale dell’uovo non si spiega con una valorizzazione empirico-razionalistica dell’uovo come germe; si giustifica invece col simbolo che l’uovo incarna, riferibile non tanto alla nascita come alla rinascita, ripetuta secondo il modello cosmogonico. Si prenda uno qualsiasi di tali complessi mitico-rituali, la sua idea fondamentale non è la “nascita”, è invece la “ripetizione della nascita” esemplare del Cosmo, l’imitazione della cosmogonia.
Immagini affini a quelle mitologiche sulle origini del cosmo sono state descritte dagli astrofisici a partire dagli anni trenta, quando hanno incominciato a parlare di un nucleo primordiale preesistente, oscuro e inconoscibile, dal quale si sarebbe sviluppato l’Universo per via del Big Bang, da allora in poi resosi manifesto perché emettitore di luce.
L’idea nasce dal tentativo di integrare l’osservazione di Edwin Hubble di un universo in espansione, ipotesi già formulata da Albert Einstein con le sue equazioni della relatività generale. Lo scienziato.
Erwin Schrödinger appassionato di Vedānta, applica questo concetto alla meccanica quantistica.
Attualmente la cosmologia astronomica asserisce che prima di 13,7 miliardi di anni fa l’intera massa dell’universo doveva essere compressa in un volume di circa trenta volte la dimensione del nostro Sole, dal quale si sarebbe espansa fino allo stato attuale a partire dal Big Bang.
In particolare Vittorio Castellani, nel suo libro sui fondamenti di astrofisica, parla di questo nucleo primitivo sconosciuto, in modo ipotetico, immaginandolo formato da unbrodo di quark, eptoni e fotoni.
Ancora oggi un’eco degli antichi significati dell’uovo cosmico primordiale è costituito dall’Uovo di Pasqua.