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I fiori potrebbero diventare un lusso per i russi a causa delle restrizioni sulle importazioni

I coltivatori di fiori russi si trovano ad affrontare ostacoli nel sostituire i fiori importati a causa delle restrizioni sempre più restrittive sulle importazioni. Si prevede che i fiori nazionali occuperanno solo la metà del mercato tra 35 anni, facendo aumentare potenzialmente i prezzi dei fiori importati.
I recenti divieti hanno preso di mira sementi e piantine dai Paesi Bassi, le importazioni di garofani dall’Ecuador e sono aumentate le importazioni dall’Ecuador e dai Paesi Bassi attraverso l’UE.
I legislatori hanno proposto di aumentare le tariffe sulle importazioni di fiori da stati ostili dal 3 al 15%, con l’obiettivo di affrontare il predominio dei prodotti stranieri sul mercato.
I prezzi dei fiori nazionali sono aumentati di circa il 10% a causa dell’aumento dei costi di produzione, mentre i prezzi dei fiori importati potrebbero registrare ulteriori aumenti, a seconda delle restrizioni all’importazione.
Il mercato russo dei fiori è stimato a 2 miliardi di unità all’anno, con la predominanza delle rose. Tuttavia, nel 2023 la produzione nazionale copriva solo il 18% del mercato.
Persistono sfide nel raggiungere una completa sostituzione delle importazioni, in particolare nel divario qualitativo tra il materiale di piantagione prodotto in Russia e quello importato. Le infrastrutture insufficienti per le serre ostacolano ulteriormente l’espansione della produzione interna.
Gli esperti sottolineano che limitare le importazioni non è sufficiente per risolvere i problemi della floricoltura russa.

Fonte: octagon.media

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